Cooperazione economica tra l’Italia e l’India

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  • L’India rappresenta uno dei mercati globali di maggiore interesse per dimensione e crescita.
  • I rapporti commerciali tra Italia e India, gli investimenti bilaterali e la presenza di imprese italiane sul territorio indiano sono ancora piuttosto contenuti.
  • La cooperazione e la promozione sono strumenti efficaci per accrescere la domanda indiana del made in Italy.

Con quasi 1,3 miliardi di abitanti e un tasso di crescita annuo medio del PIL di quasi il 7,5% nell’ultimo decennio, l’India si colloca tra i principali player dell’economia globale e rappresenta un mercato molto ampio e ricco di opportunità per le nostre imprese.

Proprio in questi giorni mi trovo a Delhi in occasione della Suresh Prabhu Commissione Mista tra Italia e India per promuovere i rapporti commerciali e industriali e gli investimenti bilaterali tra i due paesi. I rapporti commerciali tra Italia e India sono, infatti, ancora relativamente contenuti: nel 2018 abbiamo esportato beni per un totale di quasi 4 miliardi di Euro (+15% rispetto al valore del 2017) con una quota di mercato di poco superiore all’1%. Trascurabile è, inoltre, il numero di imprese a capitale italiano presenti sul territorio indiano (circa 740), così come il numero commesse: secondo il rapporto ANCE 2018, risulterebbero aperti solo 4 cantieri per un importo dei lavori di circa 95 milioni di Euro.

Tabella 1: Principali settori di importazione di prodotti italiani dall’India

Fonte: Elaborazione Segreteria Sottosegretario Geraci su dati TDM

Eppure la rapida espansione di molti mercati nel territorio indiano offre molteplici opportunità per i prodotti del made in Italy. È il caso del comparto dei veicoli stradali, il quarto a livello mondiale per dimensione, che dovrebbe raggiungere un valore di circa 280 miliardi di dollari nel 2026 e che si presenta particolarmente favorevole agli investitori esteri per via di una sostanziale deregulation del settore (possibilità di acquisire fino al 100% della proprietà senza necessità di autorizzazione da parte del Governo) e per la recente riduzione delle accise su piccole auto, moto e veicoli commerciali nel quadro dell’iniziativa Make in India. Il rapido sviluppo del paese richiede, inoltre, ingenti investimenti in infrastrutture: all’attuale tasso di crescita annuo dell’8,5%, si prevede che il paese raggiungerà la terza posizione nel mercato globale entro il 2030. Numerosi i progetti in corso d’opera o in programma, da quello smart cities per la creazione o l’aggiornamento di circa 100 città intelligenti allo sviluppo ferroviario, dal corridoio industriale Delhi-Mumbai (uno dei progetti infrastrutturali più grandi al mondo) all’elettrificazione universale delle residenze indiane.

Più in generale, la crescita sostenuta del PIL pro-capite farà aumentare sensibilmente i consumi dei cittadini indiani agendo anche sulla loro composizione. Il mio obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione tra Italia ed India affinché le nostre imprese riescano a trovare in questo mercato importanti opportunità di crescita.

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