Il Recovery Plan presentato il 12 gennaio contiene misure, anche utili ed interessanti, ma è focalizzato su micro-problemi e micro-soluzioni. È un piano di salvataggio, ma non di rilancio del paese. Manca di coraggio, visione dell’Italia che sarà nel 2030 e di leadership. Il nostro è un paese del G7 e deve essere e agire da leader. Non c’è più tempo
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MES: VALUTARE LE OBBLIGAZIONI PRIMA DI GIUDICARE
RECOVERY FUND: DA CAPIRE I VANTAGGI PER L’ECONOMIA ITALIANA-PAROLA AL MERCATO
Se approviamo il MES, anche senza usarlo, ci costa
Cina ed Italia a confronto: chi rischia di più sul Debito/Pil?
Bloomberg ha appena pubblicato un report dove si evidenzia il sempre crescente debito cinese che può mettere a rischio il futuro dell’economia. Anche se anch’io ho sempre espresso preoccupazione per il crescere del debito cinese, ho nello stesso tempo creduto nell’abilità della Cina di risolvere il problema senza arrivare ad una crisi sistemica.
La Cina li aiuta a casa loro
Come è riuscita la Cina sradicare la povertà? Quali sono le basi del grande successo che non ha avuto precedenti nella storia dell’umanità? Quali sono le lezioni che possiamo apprendere da questo successo e, cosa molto più importante da capire, può il modello cinese essere esportato in Africa, cosicché finalmente dopo decenni di povertà, l’Africa possa finalmente stabilizzarsi economicamente?
Cina: crescita del rapporto debito/PIL indica crisi sistemica?
Dobbiamo preoccuparci del crescente rapporto debito/Pil in Cina? Una eventuale crisi finanziaria in Cina potrebbe avere effetti negativi sul resto delle economie mondiali? Non credo: la Cina ha i mezzi per controllare la propria economia, in fondo non è un’economia di mercato, ma dove il governo, formato da esperti sa come gestire le crisi. Flessibilità e velocità di esecuzione sono le due caretteristiche che noi in occidente dovremmo invidiare.
A Brussels cominciano a giocare con i prodotti derivati
Il Financial Time riporta che la Commissione Europea ha intenzione di lanciar un nuovo tipo di obbligazione governativa, mettendo insieme obbligazioni di vari paesi dell’area Euro in una nuova prodotto finanziario. Secondo me, questa è iniziativa pericolosissima. In primis, creerebbe delle distorsioni nel mercato obbligazionario e non, creando un flusso di capitali verso i paesi con economie più deboli, esattamente come è successo con la creazione dell’euro e la convergenza dei tassi d’interesse. In secondo luogo, l’aggregazione di vari tipi di obbligazioni, ciascuna con un proprio livello di rischio, in un prodotto unificato è stata la causa principale della crisi finanziaria del 2008.