L’Italia oggi deve affrontare tre sfide: 1) Gestire l’emergenza; 2) Pianificare ed eseguire piano di rinascita del paese; 3) Non perdere la grande opportunità che la crisi ci sta offrendo. Il Recovery Plan presentato il 12 gennaio contiene misure, anche utili ed interessanti, ma è focalizzato su micro-problemi e micro-soluzioni. È un piano di salvataggio, ma non di rilancio del paese. Manca di coraggio, visione dell’Italia che sarà nel 2030 e di leadership. Il nostro è un paese del G7 e deve essere e agire da leader. Non c’è più tempo
Di seguito la filosofia della mia proposta, Piano Geraci, e la lista degli obiettivi da perseguire:
- Progetti Specifici – Mission-Oriented. John Fitzgerald Kennedy indicò l’obiettivo: “Voglio andare sulla Luna”, non disse: “Vorrei innovare il settore dell’abbigliamento per astronauti, o l’industria dell’acciaio per la produzione di rampe di lancio”. Il mio Piano si ispira a questa filosofia: determinare la Visione e definire come sarà l’Italia nel 2030, mediante progetti specifici e mission. Il Piano non funge da Bancomat per varie associazioni di categoria, non è suo compito garantire i diversi settori produttivi. Il compito è tracciare la linea di sviluppo del paese: sarà poi la società, in tutte le sue forme, che si adatterà per cogliere le opportunità, in modello di sviluppo “Darwiniano”
- Sostegno per i deboli. Naturalmente non tutti i settori produttivi e tutti i cittadini hanno la flessibilità e le competenze per potersi adeguare in un mondo darwiniano in cui i forti avanzo ed i deboli restano indietro. Il Piano prevede quindi varie forme di sostegno verso tali fasce deboli, come il Reddito di Cittadinanza modificato e migliorato ulteriormente. È quindi un mix di liberismo per aumentare la produttività media, e di protezionismo. Perché nessuno dovrà rimanere indietro
- Metodo Analitico non ideologico. Il Piano si fonda sull’analisi, dettagliata su dati scientifico-statistici e scevra da ideologie politiche. L’Italia non ha più il lusso di lasciare la pianificazione all’improvvisazione o alla ricerca dei consensi. Il Piano si fonda su chi abbia competenza, capacità esecutive, leadership, coraggio e cuore.
- Approccio Olistico. Le azioni saranno pianificate e coordinate in modo che la tempistica di ciascuna misura/obbiettivo/progetto proceda in armonia, sincronizzata con le altre. L’errore del passato è stato fare riforme ed iniziative in modo incrementale, illusi che il metodo “facciamo prima qualcosa, meglio di niente” potesse funzionare. Questo approccio errato ha fatto sì che misure valide, ma rimaste fuori dal contesto di sistema che le avrebbe sorrette, sono fallite. E con esse, tutto il paese ha fallito. Adesso non c’è più tempo