Durante questa settimana di eventi politici, con il congresso del partito comunista che si sta tenendo a Pechino, non era normale aspettarsi risultati economici al di sotto delle aspettative, né rilevazioni negative e quindi, ancora una volta, la Cina ha sorpreso i mercati con una crescita del PIL del 6,8%, leggermente in ribasso rispetto ai primi due trimestri del 2017, ma comunque più alta rispetto alle stime degli analisti.
Questo conferma che il modello cinese, statalista, dirigista, con un piano quinquennale dove tutti gli operatori, dai capi di governo centrale, ai governatori delle provincie, ai sindaci delle città fino alle cariche più basse, tutti si adoperano al raggiungimento di questi obiettivi, come in un’azienda quando il CEO da degli obiettivi e tutti i manager si adoperano per raggiungerli.
Dal punto di vista dell’innovazione, la Cina ancora, rimane un po’ indietro rispetto ai paesi occidentali, agli Stati Uniti in particolare, ma il gap si sta mano a mano riducendo e ci sono già esempi di eccellenze tecnologiche, come ad esempio l’osservatorio astronomico nella provincia del Guizhou, che è più grande di quello di Porto Rico ad Arecibo, ricerche sulla mappatura del DNA, sonde verso Marte, nonché anche cose più vicine alla quotidianeità, come lo sviluppo delle auto elettriche.
Il video si referisce all’intervista su Rai News 24 di ieri, 19 Ottobre 2017.