Ieri, sul Sole 24 ore, é uscito un approfondimento riguardo all’aumento di incentivi che la Cina offrirebbe, in caso di investimenti in capitale straniero nel loro paese.
Ci sono diversi punti che credo debbano essere chiariti.
- Non é vero che in Cina il manufacturing sia un discorso a lungo termine: quasi quotidianamente ci sono segnali di importanti passi avanti. L’Europa é totalmente impreparata a fronteggiare questo tsunami, che potrebbe travolgerla improvvisamente, se si continua a minimizzarne la possibilità.
- Le “mentite spoglie” di una collaborazione di ricerca e sviluppo é un’arma a doppio taglio: una tattica che la Cina perpetua per acquisire know how. In questo momento, butta l’esca con fondi ricerca e noi ci caschiamo per l’ennesima volta, dimenticando che tutti i ricavati della ricerca finanziata in Cina sono proprietà di stato e non del ricercatore, italiano o meno.
- La Cina continua ad invogliare gli stranieri ad investire, in realtà si tratta di M&A travestito da Greenfield, e noi puntualmente cadiamo nella trappola.
In conclusione, sembra proprio che la Cina adotti il Piano Geraci, mentre noi ci facciamo sedurre dalle sirene, senza spesso fare le dovute analisi.