di Michele Geraci * (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Shangai, 21 set -L’accordo tra Oracle e TikTok offre il primo esempio su come risolvere la disputa tecnologica e geopolitica tra Cina e Stati Uniti.
Da un lato, il presidente Usa, Donald Trump ha dichiarato vittoria, ma anche dall’altro lato del Pacifico, in Cina, i media ed il governo hanno commentato la notizia in modo estremamente positivo a conferma quindi che si tratta di una buona notizia, non soltanto per le aziende coinvolte e che e’ una soluzione win-win sia per gli Stati Uniti che per la Cina e di conseguenza per il resto del mondo. L’accordo conferma una mia teoria che sostiene che il livello di attrito tra i due paesi viene gestito in modo molto scaltro da Trump piu’ per motivi elettorali che per altri temi di natura geopolitica e di supremazia economica e tecnologia. Temi che, ovviamente, esistono, sono fondamentali e saranno con noi per gli anni a venire, ma non certo correlati al fatto che Tik-Tok possa controllare il database di teenager americani che ballano e cantano. A poche settimane dalle elezioni presidenziali, Trump ieri ha annunciamo decine di migliaia di nuovi posti di lavoro, investimenti di 5 miliardi, e soprattutto, il controllo dei dati su data center cloud di proprieta’ di ‘grandi aziende’ americane, fisicamente all’interno del territorio americano. L’accordo apre uno spiraglio positivo e di piu’ ampio respiro per la risoluzione delle dispute tecnologiche tra i due paesi: passa il principio che i gestori delle App, come appunto Tik Tok, non costituiscono di per se’ una minaccia alla sicurezza nazionale in quanto stranieri, ma in quanto anche gestori dei data centers. Una volta che la gestione dei dati viene passata ad un’azienda nazionale, il rischio fuoriuscita dati verso Oriente si annienta immediatamente. Si crea quindi una separazione di responsabilita’ tra gli operatori di App, di Social Network che, quindi non sono piu’ il punto vulnerabile, e gli operatori dei data centers, sulle cui spalle ora pesa il tutto. Ma se sono americane, va benissimo.
E va benissimo anche per i cinesi a cui interessa principalmente far soldi e l’entusiasmo mostrato in queste ore, forse dimostra che a loro non interessavano troppo quei dati. L’Unione Europa dovrebbe guardare all’accordo Oracle-TikTok come un esempio da seguire per risolvere i nostri problemi su privacy e sicurezza che ci impediscono di portare avanti dei seri programmi di sviluppo della tecnologia. Certo dovremmo anche noi avere una azienda di gestione dati ‘europea’, ma la politica industriale antitrust della Vestager ha spesso ostacolato la costituzione di monopoli anche quando fossero stati utili alla sicurezza e avessero risolto altri problemi. Politica da rivedere se vogliamo giocare la nostra, anche in funzione dell’imminente avvento dell’Intelligenza Artificiale che vive di CPU e, appunto, data storage.
16.11.2020
Il buon compromesso è sempre il migliore,
Così dice il buonsenso.
Ma il buonsenso modernoconfuciano win-win, è lo stesso del buonsenso occidentale italiano? Americano ?
Non siamo noi più propensi a pensare che “vince sempre il più forte!”?
E oggi chi è il più forte ?
La grande finanza globale, ha forse bandiera?