Le statistiche ufficiali nel computo dei flussi bilaterali di import e export tra paesi spesso si fermano al primo paese di arrivo delle merci, senza tener conto di ulteriori passaggi prima che le merci arrivino ai consumatori finali. Questo grafico invece “scavalca” i dati degli istituti nazionali di statistica e guarda alla destinazione finale, per capire chi sono veramente i nostri clienti finali.
I consumatori finali dei prodotti del Made in Italy sono, in buona sostanza 4/5 paesi (USA, Germania, Francia, Regno Unito, Cina) che insieme fanno il 40% dei nostri clienti, mentre il resto è sparso tra resto d’Europa e resto del mondo.
L’Italia è quindi esposta a grandi shock esterni. Per esempio, un calo della domanda nei mercati occidentali, causa Covid o altro, metter a rischio l’unica variabile del Pil che cresce. Tanto più che l’export stesso vale circa 1/3 del Pil italiano