Il costo di una guerra per procura

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Le mosse adottate negli ultimi mesi ma, con un più ampio spettro di indagine, negli ultimi anni da parte dell’alleanza militare NATO, hanno creato due “problemi” principali per la Russia.

Anzitutto, dal punto di vista russo, l’espansione della NATO nell’Europa orientale è una violazione di una “promessa” fatta negli anni ’90. In secondo luogo, la Russia considera questa espansione una minaccia alla sua integrità territoriale e alla sicurezza nazionale, quindi il presidente Putin, negli ultimi dieci anni, ha continuato ad affermare che ciò non potesse essere accettabile e che la NATO stesse superando la cosiddetta linea rossa. Ogni paese ha le sue linee rosse. Per la Russia, la linea rossa era avere la NATO ai suoi confini.

Chi danneggiano davvero le sanzioni?

Il conflitto in corso tra Russia e Ucraina è, in un certo senso, una guerra per procura tra Russia e Stati Uniti che si combatte in Europa. In questo momento il costo per gli Stati Uniti è minimo. Le sanzioni stanno danneggiando gli europei, non esite un incentivo per gli Stati Uniti a terminare il conflitto in fretta, perché gli europei stanno pagando il prezzo più alto.

Nel mezzo dell’escalation del conflitto, gli Stati Uniti hanno alimentato le tensioni nella regione, inviando armi in Ucraina e spingendo i suoi alleati a imporre sanzioni radicali contro la Russia. L’Unione Europea non ha una linea rossa e una politica estera ed è proprio questo a metterci in una posizione molto debole. Le nostre preoccupazioni e i nostri interessi sono in conflitto, perché siamo alleati degli Stati Uniti, ma gli interessi economici e persino la politica estera dell’UE non sono sempre quelli degli Stati Uniti. Il conflitto Russia-Ucraina potrebbe portare a un’Europa più debole perché l’economia potrebbe subire gravi danni. A medio e lungo termine, se l’Europa perde la Russia come partner commerciale e si riconcilia dopo la fine del conflitto, l’Europa ne soffrirà. Stiamo imponendo sanzioni sui prodotti energetici pensando che danneggerebbero l’economia russa. Tuttavia, danneggerebbero maggiormente l’economia dell’UE. Stiamo sbagliando tutto, stiamo imponendo divieti all’esportazione, che ci farebbero solo del male.

Le sanzioni non funzionano mai. Per risolvere questo problema, dobbiamo usare la diplomazia con la Russia. Non dobbiamo solo andare a Kiev. Dobbiamo andare anche a Mosca.

NOTA BENE

  L’articolo completo è disponibile su      Xinhua

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