Da Pechino leggo sui giornali quello di cui si aveva sentore da tempo e che ho confermato in questi due giorni di incontri: la Cina comincia a infastidirsi sul serio per l’atteggiamento insistente di alcuni paesi occidentali nei loro confronti e delle continue critiche:
Dagli inglesi sulla mancanza di democrazia a HongKong, dopo che gli inglesi che ne hanno fatto colonia per 150 e “introdotto la democrazia” nel 1995, 18 mesi prima del loro ritiro
Dagli USA su i campi di cotone nello Xinjiang che fa sorridere i cinesi perché ricorda loro la vera tratta degli schiavi nei campi di cotone in stile Via col Vento
Per le basi militari che circondano la Cina lungo tutto il Pacifico e Mar Cinese Meridionale che impone alla Cina la line a nove punti
Per l'”invasione” del Tibet, evento di 60 anni fa
Per il “genocidio” degli Uiguri, unico caso al mondo dove a fronte di un genocidio la popolazione aumenta
Per Taiwan che appartiene alla Cina e che rischia di vedersi far saltare in aria la fabbrica di TSMC in stile NordStream, atteggiamento che alimenta teorie complottiste che a noi non interessa granché’ dei Taiwanesi ma solo dei loro microchip e della posizione a est dello stretto di Taiwan
E tanto altro
La beffa per loro e’ che gli USA chiedono di incontrare il loro capo della difesa LiShangfu che, però e’ sotto sanzioni USA.
E, naturalmente, rifiutano, l’incontro