Ho incontrato oggi rappresentati della multlnazionale USA Amazon e della logistica giapponese YAMATO. Abbiamo analizzato assieme l’attuale situazione del mercato dell’e-commerce in Giappone, le difficoltà legate alle catene logistiche e distributive, le modalità di accesso per le PMI, i costi di gestione per l’apertura di spazi online e tutta una serie di technicalities utili all’atto pratico per le nostre piccole e piccolissime imprese per vendere all’estero sfruttando i nuovi canali dell’e-commerce.
Per garantire questo salto tecnologico legato al commercio internazionale, bisogna attuare una strategia che si basa su tre pilastri: 1) la digitalizzazione, 2) lo sviluppo di sistemi di digital payment e 3) l’irrobustimento del settore della logistica. Senza uno di questi tra fattori non si realizza l’internazionalizzazione delle imprese, in un mondo che dà sempre maggiore spazio alle forme digitali di commercio anche cross-border.
Il primo passo per le nostre PMI consiste dunque nel dotarsi di un sito internet, perché è necessario, per vendere, far vedere i propri prodotti; a tale scopo è fondamentale una formazione su e-commerce e digitalizzazione: è un cambiamento culturale che bisogna cercare di favorire.
Il secondo passo riguarda l’utilizzo di una piattaforme online, tra le varie che si sono affermate o che si stanno affermando, in un contesto moderno sempre più velocizzato.
Il terzo passo consiste nel potenziamento delle infrastrutture digitali e nell’irrobustimento della logistica che è servente rispetto ai processo di vendita online. In tale settore, è importante anche la scelta di un partner logistico affidabile.
Amazon in particolare prevede per i suoi clienti il pagamento di una fee mensile di 50euro e una quota dal 10 al 15% dei profitti.