Secondo rapporto annuale su sviluppo Italia, c’è la Cina

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Il lancio del nuovo Rapporto annuale sullo sviluppo dell’Italia (2020-2021) e il seminario su “Recupero dall’impatto della pandemia di Covid-19 e la cooperazione Cina-Italia”, sponsorizzato dall’Istituto di Studi Europei della Chinese Academy of Social Sciences (Cass), si è tenuto lo scorso 24 settembre a Pechino sia in modalità online che in presenza.

Più di 30 esperti, studiosi e professionisti dei media provenienti da think tank e università come la Cass, la Beijing Foreign Studies University, la Nankai University, la China University of Political Science and Law, l’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali (Eurispes) e l’University of Rome Unitelma Sapienza hanno partecipato all’evento.

Il Rapporto annuale sullo sviluppo dell’Italia (2020-2021) è il secondo volume annuale della serie Blue Book of Italy, organizzata e realizzata dall’Istituto di Studi Europei della Cass, dall’Ufficio di Cooperazione Internazionale della Cass e dall’Associazione cinese per gli studi italiani.

Secondo rapporto annuale su sviluppo Italia, c’è la Cina

Lo studio fornisce un’analisi dettagliata e autorevole della situazione e dei principali sviluppi della politica, dell’economia, della società, delle relazioni estere e di quelle sino-italiane anno per anno in Italia.

Nel 2020, l’Italia è stata colpita duramente dal Coronavirus, tanto che il libro si intitola “L’Italia sotto l’impatto della pandemia di Covid-19”. Il testo delinea lo sviluppo dell’Italia nel 2020 sotto gli aspetti politici, economici, sociali e delle relazioni estere, analizzando nel dettaglio e valutando lo sviluppo dei rapporti Cina-Italia.

Secondo i partecipanti, nel 2020, l’Italia ha avuto notevoli difficoltà, tra la crisi della sanità pubblica, la crisi economica e le difficoltà sociali provocate dalla pandemia. Nel complesso, le relazioni tra i due Paesi hanno resistito alla prova dell’epidemia. Anche se ci sono alcune voci dissonanti, la cooperazione pratica, il mutuo beneficio e i risultati di reciproco vantaggio sono ancora la corrente principale e la futura direzione generale delle relazioni Cina-Italia.

In occasione della presentazione del libro la professoressa Sun Yanhong, caporedattrice del Blue Book of Italy e ricercatrice senior presso l’Istituto di Studi Europei della Cass, ha dichiarato che le basi della cooperazione internazionale nell’era post-pandemia sono diventate più fragili. Tuttavia, che si tratti della Cina o dell’Italia e dell’Unione Europea, la ripresa economica nell’era post-Coronavirus non si realizzerà mai in un mercato interno chiuso.

La cooperazione internazionale è indispensabile, ancora più importante e urgente di prima. Il governo cinese e quello italiano hanno raggiunto un accordo per l'”Anno della cultura e del turismo Cina-Italia” del 2020, sospeso a causa dell’epidemia, e rinviato al 2022. Questo dimostra che i due Paesi danno molta importanza alla cooperazione pratica nell’era post-pandemia e che hanno grandi attese per questa collaborazione.

Inoltre, anche il Prof. Lorenzo Codogno, ex capo economista al ministero dell’Economia e delle Finanze, e il Prof. Michele Geraci, ex sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo Economico, hanno partecipato all’incontro online, e hanno pronunciato discorsi sulla cooperazione sino-italiana nello scenario della ripresa dopo la pandemia.

Angelo Caliendo dell’Eurispes ha partecipato all’incontro online, e ha pronunciato un discorso sulla cooperazione sino-italiana nello scenario della ripresa dopo la pandemia scritto dal Prof. Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes.

NOTA BENE

L’articolo originale è disponibile su ansa.it
 

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