La Svizzera ha interrotto i negoziati con l’Unione Europea per quello che sarebbe dovuto essere un rapporto sempre più vicino, una maggiore integrazione commerciale tra il blocco dei 27 e la Svizzera stessa.
NOTA BENE
Questo testo è una trascrizione del video disponibile sul Mio Canale Youtube
Le negoziazioni sono state interrotte per un motivo molto semplice, lungo tutto l’arco parlamentare svizzero sia dalla destra alla sinistra erano contrari a questo accordo, la destra non lo voleva perché essendo un po’ sovranisti non volevano un ulteriore ingerenza, è stata un po’ anche definita sottomissione della libertà, indipendenza svizzera, alle leggi insomma a tutti i sistemi dell’unione europea e quindi la destra è contenta. La sinistra svizzera è contenta pure perché perché essendo la Svizzera un paese a redditi e salari alti rispetto al resto dell’Europa si temeva giustamente che un’apertura maggiore, quindi un flusso di lavoratori da parte dei paesi dell’unione, specialmente quelli a reddito basso, paesi dell’est Europa quindi dei Balcani avrebbero avuto una pressione al ribasso dei salari, loro lo capiscono che la migrazione di lavoratori da economie meno floride tende ad abbassare i salari e quindi anche la sinistra, anche i sindacati hanno detto no. Quindi c’è stato una diciamo una coincidenza di vedute bipartisan per bloccarlo.
Ora attenzione, chi paga questo? La commissione europea come sempre vende questa rottura dell’accordo così come è stato nell’accordo sugli investimenti con la Cina come una grande vittoria, è peggio per loro, noi siamo grandi, la Svizzera da sola non ce la farà ecc.. Attenzione, fermo restando che grande e piccolo non sono sinonimi di successo, guardiamo sempre ai numeri per esempio: i rapporti commerciali e la bilancia commerciale tra l’Unione Europea e la Svizzera. Indovinate a favore di chi è in questo momento? è a favore dell’Unione Europea per circa 33 miliardi (dati del 2020) indovinate di questi 33 miliardi qual è il paese che ha il maggior surplus commerciale con la Svizzera, qual è il paese dell’unione europea che ha il maggior surplus con la Svizzera e quindi quello che potenzialmente dalla rottura di questi accordi potrebbe venire penalizzato maggiormente, provate ad indovinare qual è? È esattamente l’Italia mi avete sento parlare di questo accordo, aver sentito parlare dei possibili svantaggi, difficoltà che le merci italiane potrebbero avere quando esportiamo verso la Svizzera?
Attenzione la Svizzera è un paese anche di transito non tutto quello che noi vendiamo in Svizzera viene consumato dai cittadini svizzeri, molte delle nostre merci vengono poi riesportate dalla Svizzera verso altri paesi. Quindi un po’ la svizzera funge un po’ non come l’Olanda, non come il porto di Rotterdam ma come comunque un ponte tra l’Italia e altri paesi. Del resto la Svizzera ha accordi di libero scambio con molti paesi asiatici, col Giappone, con la Korea e attenzione anche con la Cina. Attenzione che noi stiamo come dire sottovalutando questa rottura dell’accordo dell’Unione Europea che ci è stato raccontato come una forte insistenza e quando la Svizzera sente pressione fa marcia indietro. Quindi forse un’eccessiva confidenza da parte della nostra commissione a volere imporre sempre i propri criteri ha fatto scappare già l’Inghilterra la prima volta e ora qui la Svizzera, ovviamente la Svizzera non era parte della europea però c’era la possibilità di una maggiore integrazione che adesso dopo 10-15 anni di negoziati viene accantonata, ci buttiamo come sempre la zappa sui piedi e non ce ne accorgiamo nemmeno anzi pensiamo di aver vinto e chi perde? L’Italia, i nostri lavoratori, le nostre aziende e i nostri giovani, come sempre.