Perché non ci si può fidare delle statistiche commerciali bilaterali ufficiali

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Questo pomeriggio alle 18 avrò un talk presso l’University of Oxford China Centre per presentare il mio nuovo modello, ideato con lo scopo di comprendere a fondo i numeri reali dietro le relazioni commerciali tra Cina ed Europa.

Le statistiche ufficiali sul commercio bilaterale dipingono solo una storia parziale, talvolta distorta, delle relazioni commerciali tra due paesi ma la realtà è spesso molto diversa dalla percezione iniziale. Ci sono molte ragioni dietro ciò: come fa un turista cinese a comprare una borsa Prada italiana in Francia ed essere segnalata nelle statistiche ufficiali? Quanti componenti di fabbricazione italiana ci sono nelle auto tedesche vendute in Cina? Cosa succede quando i container transitano attraverso un porto intermedio?

Insieme al mio team ho sviluppato un nuovo modello basato su tabelle input-output internazionali, alcuni semplici calcoli matematici che aggregano tutti i fattori non inclusi nei dati ufficiali, e progettato una nuova visione innovativa del commercio bilaterale.

Il nuovo modello racconta una storia diversa dai dati ufficiali, offrendo una nuova prospettiva per comprendere il rapporto commerciale tra Cina e Paesi europei con implicazioni pratiche di vasta portata: dove dovrebbero, gli esportatori, concentrare i loro sforzi di marketing? In che modo influiscono le nuove stime dei saldi commerciali nelle relazioni internazionali? Aiutano a smussare o peggiorare le tensioni geopolitiche basate sugli squilibri nel commercio?

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